Congiuntivite allergica

Cos'è e come curarla

La congiuntivite è un’infiammazione della membrana di rivestimento della parte anteriore del bulbo oculare e della superficie interna della palpebra, nota come congiuntiva. Le cause della congiuntivite sono di diversa natura: infezioni microbiche, sia virali che batteriche, traumatismi o corpi estranei e allergie possono essere responsabili del quadro clinico.

L’infiammazione allergica della congiuntiva (congiuntivite allergica) si presenta solitamente associata a sintomi e segni di rinite, costituendo un’unica entità clinica, nota come rinocongiuntivite allergica, che nella tradizione medica è nota come febbre da fieno.

Nelle forme allergiche il sintomo principale è il prurito oculare, associato a bruciore, sensazione di corpo estraneo e lacrimazione, con talvolta appannamento della vista. I segni tipici della malattia sono il rossore (iperemia congiuntivale) e l’ispessimento della congiuntiva che spesso si presenta edematosa. Il coinvolgimento oculare è solitamente bilaterale. Il paziente con congiuntivite allergica in atto lamenta spesso la presenza di un scurimento della regione periorbitale, fenomeno causato dalla stasi venosa e dal ridotto ritorno venoso verso cute e tessuti sottocutanei.

La congiuntivite allergica è la malattia allergica dell’occhio di più frequente riscontro e rappresenta il 60-70 % delle forme allergiche oculari; deve essere distinta da altre condizioni allergiche meno ricorrenti, come, ad esempio, la cheratocongiuntivite atopica, la cheratocongiuntivite vernal: la valutazione complessiva del paziente, insieme alla raccolta dettagliata delle informazioni cliniche e a un accurato esame obiettivo permetterà la corretta definizione della diagnosi.

Come nelle altre malattia da ipersensibilità l’infiammazione allergica con anomala risposta dell’organismo nei confronti di allergeni è alla base dell’insorgenza del quadro clinico specifico.

In relazione all’allergene che ha indotto il processo infiammatorio la congiuntivite allergica si classifica in stagionale (SAC), con sintomi che insorgono in un limitato periodo temporale (pollini), e perenne (PAC), causata dalla costante presenza dell’allergene (polvere domestica) .Le forme stagionali sono più frequenti di quelle perenni.

Nella definizione della diagnosi, oltre alla valutazione dei segni/sintomi indicati e alla raccolta di informazioni su presenza di altre allergopatie e familiarità, è essenziale l’esecuzione di test diagnostici finalizzati all’individuazione di fattori ambientali scatenanti (skin prick test  o ricerca sierologica delle IgE specifiche). Esami di secondo livello sono indicati in casi particolari (esame citologico con ricerca degli eosinofili nella congiuntiva e test di provocazione congiuntivale con instillazione dello specifico allergene).

Il trattamento della congiuntivite allergica prevede l’utilizzo di farmaci ad azione locale come stabilizzanti mastocitari (cromoni) o antistaminici nel periodo di esposizione all’allergene; nelle forme più gravi un breve ciclo di trattamento con steroidi topici è indicato. Di fondamentale importanza per la gestione della congiuntivite allergica è la valutazione complessiva del paziente  allergico: soltanto il trattamento specifico di altre malattie allergiche (in particolare la rinite allergica) potrà limitare efficacemente il quadro clinico.

Oltre a misure di prevenzione valide generalmente per le allergopatie respiratorie, si possono consigliare alcuni accorgimenti atti ad evitare alcuni stimoli aspecifici quali :

-Evitare il sole, il vento, l’acqua salata
-Usare sempre occhiali da sole
-Evitare il contatto con gli allergeni più comuni come piante e fiori
-Lavarsi frequentemente mani, volto e capelli soprattutto prima di andare a letto.

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